Supporta l'Associazione

L’Agorà Partenopea nasce nel Marzo del 2013. Abbiamo fondato l’associazione con un idea precisa: dare un supporto al tessuto sociale della settima municipalità, con un occhio di riguardo a Secondigliano, il nostro quartiere.

Come volevamo farlo? Attraverso due aspetti che riteniamo fondamentali per la crescità di un territorio: la cultura e l’integrazione sociale.

Abbiamo mosso i primi passi nel cuore di Secondigliano, tra le mura del Centro Giovanile “Sandro Pertini”, organizzando un doposcuola e un corso di disegno gratuiti e allestendo una piccola biblioteca grazie a un’attività di book-sharing.

La collaborazione col centro è stata molto prolifica ed è culminata con il progetto Informagiovani: vincitori e assegnatari del relativo bando indetto dal Comune di Napoli, abbiamo allestito proprio al centro Sandro Pertini lo sportello Informagiovani di Secondigliano. Al progetto Informagiovani è collegata tutta una serie di attività e di eventi che abbiamo svolto o a cui abbiamo preso parte.

In quegli anni e in quelli a venire, abbiamo svolto e promosso anche altre iniziative come il convegno sulla legalità “Lesione dei diritti della personalità a mezzo web – L’evoluzione delle tutele per gli utenti”, tenutosi presso Università degli Studi di Napoli Federico II, o lo spettacolo “Storie di Donne”, in scena al Teatro Piccolo.

Nell’arco di questa attività abbiamo avuto il sostegno e stretto collaborazioni con altri enti come istituti scolastici o altre associazioni che operano sul territorio.

Insomma, abbiamo provato a fare del nostro meglio.

Adesso ci siamo lanciati in un nuovo progetto “I Fuoriclasse di Napoli” che và a toccare il tessuto sociale del territorio. Quella a cui è destinato questo progetto è una tematica molto importante, una vera è propria criticità del nostro territorio: la dispersione scolastica.

Abbiamo avuto modo di conoscere le storie di tanti, troppi tra bambini e ragazzi che abbandonano prematuramente la scuola o la frequentano con discontinuità. Le loro storie partono spesso da un disagio vissuto nella condizione familiare, una condizione dove è impossibile per loro trovare lo stimolo e l’incoraggiamento ad intraprendere un percorso di studi che permetta loro di emanciparsi dalla condizione di disagio. 

La situazione è drammatica poiché sono proprio i ragazzi soggetti all’evasione e la dispersione scolastica quelli che maggiormente avrebbero bisogno di trovare nella scuola e nello studio i presupposti per il proprio riscatto sociale dunque restando fermi dinanzi a questo sconcertante fenomeno la situazione non può che peggiorare.

Davanti a questo quadro che ci si para davanti abbiamo pensato di creare dei percorsi alternativi di doposcuola, di attività sportiva (con calcio e padel) e di formazione professionale che, attuati in concerto con le istituzioni ed enti privati del territorio, possano fornire un’alternativa per questi ragazzi  e offrire loro l’occasione di riavvicinarsi alla scuola e a un percorso che possa condurli a una maggiore integrazione sociale.

Diamo, anche questa volta, il nostro sostegno attraverso azioni che possano promuovono la cultura e l’integrazione sociale e faremo, anche questa volta, del nostro meglio.